A HELPUFUL GUIDE TO NOWHERE

La Galleria Vento Blu è lieta di presentare una nuova mostra, (vernissage il 9 luglio 2021 alle ore 20), che vede come protagonisti due tra i più importanti artisti italiani contemporanei, di fama internazionale: GIACOMO COSTA E GHERARD DEMETZ
Giacomo Costa è un’artista nato a Firenze che da oltre 20 anni indaga sul rapporto uomo-natura. Affascinanti ed inquietanti allo stesso tempo, le immagini create da Costa offrono uno spunto di riflessione sul modo in cui l’uomo vive il proprio pianeta e sulle sue probabili ripercussioni sull’ambiente. Ha esposto alla Biennale di Architettura di Venezia ed al Centre Pompidou dove è entrato a far parte della collezione permanente nel 2006. Attratto fin dagli inizi dalla possibilità di intervenire sulla realtà fotografata, trova la sua massima realizzazione nella scoperta delle possibilità di manipolazione che l'uso delle tecnologie digitali gli offrono. Nel 1996 esordisce con la serie degli Agglomerati, semplici montaggi di immagini ottenute con Photoshop, ma è a partire dal 1999 che abbandona la fotografia tradizionale, seppur elaborata, per dedicarsi esclusivamente all'uso delle tecnologie 3D. Attraverso la tecnologia, usando diversi programmi, da Photoshop al più recente Houdini, l’artista considera il computer un’estensione di sé stesso, che egli usa per esprimersi e con l’evoluzione della tecnologia cambia anche la sua opera. Con questi nuovi strumenti, gli stessi usati per gli effetti speciali del cinema, crea immagini e scenari fotorealistici ma inesistenti, ponendo la sua ricerca a metà tra la pittura e la fotografia. La sua riflessione parte da ciò che comunemente angoscia il mondo contemporaneo, i disastri naturali, le speculazioni, l'inquinamento, il devastante impatto ambientale dello sviluppo insostenibile, lo sfruttamento sconsiderato delle risorse naturali traducendo queste ed altre tematiche in immagini. Postumane sono le immagini create, che richiamano mondi distopici, ispirati proprio a quel filone di fantascienza che ha avuto il suo apice in scenari alla “Blade Runner” o “Matrix” e in autori come Isaac Asimov, Philip Dick o William Gibson, mondi affascinanti seppur inquietanti, dove l’artista riesce a creare una visione dove è presenta quella liricità che per coinvolgimento emotivo ricorda la tragedia greca così come quella shakespeariana. "A helpful guide to nowhere", ripercorre l'opera dell'artista con un focus particolare sulla produzione artistica degli ultimi dieci anni.

In questi paesaggi minimali, futuristiche megalopoli, sobborghi post-nucleari e agglomerati urbani in rovina, si trovano perfettamente a loro agio le sculture lignee di Gehard Demetz.
Gehard Demetz, nasce a Bolzano e vive e lavora a Selva di Val Gardena. Nel giro di pochissimi anni la sua fama ha raggiunto livelli internazionali, grazie alla sua incredibile maestria come intagliatore di legno. Osservando i suoi lavori si nota subito uno degli elementi sostanziali della sua opera: il vuoto. La scultura è lavorata mantenendo degli spazi, che creano un effetto visivo nuovo, un piccolo disturbo nella lettura dell’insieme. Le sue opere esasperano il rapporto tra finito e non-finito, tra materia raffinata e materia abbozzata. L’autore altoatesino sceglie come soggetti prevalentemente bambini e riesce a fermare nel legno le paure, i bisogni, gli entusiasmi che accompagnano l’infanzia e il passaggio all’età adulta. Tuttavia il tema dell’infanzia è solo uno dei molteplici aspetti della ricerca artistica dello scultore. Scultore di fama mondiale, presenza fissa alle più importanti fiere internazionali, da più di un anno anche in Galleria Vento Blu, Gehard Demetz, espone tre opere scultoree, testimonianza del suo profondo interesse per la scultura lignea, da lui declinata in chiave contemporanea con un linguaggio che fonde riferimenti al pensiero esistenzialista e alle teorie di Rudolf Steiner. Nei suoi lavori la nobile arte della scultura in legno si proietta in una nuova dimensione grazie all’ibridazione con l’estetica dei mondi digitali, di cui sono prova i tasselli che Demetz intaglia e dispone con cura meticolosa come fossero pixel. La ricerca spasmodica di nuove strade per la scultura, lo spinge a realizzare opere in diversi formati, con attenzione alla resa della corporeità e della tensione emotiva. L’ampio universo espressivo di Gehard è carico di mille riflessi specchianti molteplici aspetti di una sublime forza creativa, unica nel suo genere.

Giuseppe Lopriore